Helmut Newton Legacy,
è la mostra di fotografica, che si tiene a palazzo Reale di Milano in questi giorni.

Vale la pena andare che siate fotografi o semplici appassionati perchè le immagini di Helmut Newton sono attuali più che mai.
Insieme a molte foto inedite e le famose polaroid di preparazione potrete catturare l'eredità, Legacy appunto, che questo straordinario e visionario fotografo ci ha lasciato e che purtroppo quasi nessuno sembra raccogliere nel mondo di oggi.

Ci sono due modi per fotografare, si può spingere il pulsante di una macchina fotografica producendo immagini mediocri oppure si può costruire mentalmente una fotografia e trasformarla in qualcosa di contemplativo, qualcosa che susciti in noi pensieri e domande. Quest'ultimo approccio sembra essere stato cancellato in favore di una picchiata vertiginosa verso la mediocrità dei nostri giorni.

Questa mostra è qui per ricordarci che la fotografia è un linguaggio universale e che dobbiamo, noi fotografi per primi, recuperare la costruzione mentale che accompagna ogni immagine che produciamo raccontando una storia, allontanandoci dalla banalità quotidiana.

L'approccio di Newton alla fotografia era di concepire la foto nella sua mente prima di catturarla. Ha utilizzato le sue bellissime modelle e pose insolite, talvolta provocatorie, appositamente per raggiungere l'anima dello spettatore. Si definiva un manipolatore, in quanto faceva posare le modelle nude, molto prima del suo tempo, anticipando il concetto di top model di diversi decenni. Nelle sue foto, le donne erano vittoriose, sicure di sé, trionfanti, concetti difficili da concepire negli anni '60 e '70.

La moda, i grandi stilisti avevano capito la forza rivoluzionaria di Newton e le collaborazioni sono innumerevoli. Bellezza, sessismo, erotismo, a volte perfino violenza nelle sue fotografie ma non è forse questo il mondo in cui viviamo e non è forse questo che esprime l'animo degli esseri umani?